La chiesa di San Silvestro è situata nel quarto di Santa Maria.
Deve la sua realizzazione agli abitanti del castello di Collebrincioni che contribuirono così alla fondazione della città nel XIII secolo. È caratterizzata dai resti di un importante ciclo di affreschi realizzato dal Maestro di Beffi. Tra il XV ed il XVI secolo risentì dell’influenza della famiglia Branconio che la valorizzò con opere di Francesco da Montereale, di Raffaello Sanzio e Giulio Cesare Bedeschini. Nel 1902 è stata inserita nell’elenco degli edifici monumentali nazionali.
La chiesa preesistente insisteva direttamente sulle mura dell’Aquila che, nella prima configurazione, si sviluppavano dal Palazzo Reale — adiacente l’attuale chiesa di San Domenico — sino a San Silvestro, come testimoniato dalla presenza del torrione sul fianco sinistro. L’esatta datazione dell’odierna San Silvestro è oggetto di discussioni tra gli esperti.
Quel che è certo è che i lavori sull’impianto attuale sono documentati nel 1350, data in cui è verosimile ipotizzare l’edificazione della facciata.
A partire dal XV secolo la chiesa risentì dell’influenza della potente famigli Branconio la cui prima dimora venne costruita frontalmente alla chiesa. Successivamente al terremoto del 1461 vennero finalmente portate a termine le decorazioni pittoriche e gli abbellimenti architettonici all’interno dell’edificio che venne impreziosito, nel XVI secolo, dagli affreschi di Francesco da Montereale, di cui sopravvivono quelli nelle due edicole in controfacciata.